ALLA MIA FAMIGLIA

LA SEDIA VUOTA

Mio papà, ammalato, anziano, teneva sempre una sedia vuota vicino al suo letto. Un giorno gli chiesi il perché e lui sorridendo mi rispose:

"In quella sedia immagino che ci sia Gesù seduto; io gli parlo e Lui mi ascolta, Lui mi parla e io lo ascolto".

Una mattina presto sono entrata nella sua stanza e l'ho trovato morto con la testa appoggiata sulla sedia vuota che voleva sempre accanto al suo letto.


Questa storia mi ha fatto riflettere molto, soprattutto all'inizio di questa Quaresima, tempo favorevole che la Chiesa mi offre come dono. Quella sedia vuota mi invita a rimettermi in ascolto, in silenzio per lasciare parlare Lui; a riscoprire la preziosità della Sua presenza, a mettere un po' più in ordine e in sintonia gli ingranaggi (le azioni e avvenimenti) che mettono in movimento le mie giornate. E' anche il tema scelto per questa Quaresima.

Mi sto convincendo sempre di più che se riesco a dare un po’ di tempo a me stesso e alla Sua presenza, trovo quell’ingranaggio che messo in mezzo agli altri dà la giusta velocità  e il giusto senso di rotazione alle mie giornate.

E’ l’augurio che mi permetto di farti: prova a trovare il tempo di fermarti! La giornata è fatta di 1.440 minuti…. fermati per 5 minuti e te ne rimangono ancora 1.435…

In Sua compagnia e con te stesso passeranno più serenamente e soprattutto   scoprirai che la preghiera silenziosa è una relazione di amore e di serenità… perché Lui è lì, seduto sulla sedia che non è mai vuota se c’è Lui!

Provaci… con generosità!