IL CUORE DI UNA SANTA

ALCUNI BREVI PASSAGGI DELLA VITA DI UNA GIOVANE CHE VISSE LA MALATTIA CON GRANDISSIMA FEDE

Santa Elisabetta della Trinità, carmelitana che visse tutta protesa verso la Santissima Trinità , morì a soli 26 anni per un male incurabile che le provocava atroci dolori.

Un giorno la Madre superiora la trova tutta rattrappita in chiesa che così le confessa "Sono venuta a rifugiarmi nella preghiera del mio Maestro, perché soffro tanto e avevo bisogno della sua forza Divina!". Pur tra grandi sofferenze ella continua a preoccuparsi degli altri, a mantenere il proprio equilibrio.

Elisabetta, che ha saputo amare e apprezzare con acuta sensibilità contemplativa la vita, accetta la sofferenza e la morte "trasfigurandole": "Quando mi corico sul mio lettino, penso di salire sul mio altare e Gli dico: "Mio Dio, non preoccuparti!" Talvolta sento angoscia, ma allora mi calmo dolcemente e Gli dico: "Mio Dio, non importa"".

Conservò sino alla fine lucida la coscienza e tutto il suo spirito. La sete ardente, che non poteva essere alleviata perché non poteva inghiottire neppure l'acqua, rimandava la mente all'agonia di Cristo, ed ella giudicava questa somiglianza "una delicatezza infinita" del suo Sposo.

Spesso cercava di consolare le sorelle e raccomandava la mamma. Al medico che le aveva parlato dell'estrema debolezza del battito del polso dice:

"Fra due giorni, probabilmente sarò in seno ai miei Tre, il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo! È meraviglioso!"

Nella preghiera di oggi affidiamo a Maria una persona che abbiamo a cuore che sta soffrendo nel corpo o nell'anima o che sappiamo avere particolare bisogno dell'abbraccio materno di Maria...lo facciamo con un po' di silenzio!

Padre Nostro - 3 Ave Maria - Gloria al Padre

O Maria, concepita senza peccato, prega per noi che ricorriamo a te!