LA PAZIENZA

Il tempo per un malato è il tempo dell'attesa. Per noi credenti è il tempo del Sabato Santo. È l'attesa di una guarigione, che desideri con tutto te stesso e che puoi perfino favorire, ma che, radicalmente, non dipende da te. Puoi solo attenderla, sperarla, senza sapere a priori che ci sarà un lieto fine.

Il Sabato Santo, nella liturgia, è per eccellenza un tempo di attesa e dunque di pazienza. Non c'è nulla di più importante, per un paziente, che la virtù della pazienza. Come dice la lettera agli Ebrei (5,8), in un bellissimo passo che è riferito a Gesù, la pazienza è lasciarsi istruire da ciò che si patisce. Lasciarsi istruire è sapere attendere, apprendere da quanto ti accade e non accetti. Lasciarsi istruire, cioè pazientare, è non precipitare, non demordere, non scoraggiarsi, resistere, darsi tempo e dare tempo. Nell'attesa, tu dai tempo all'altro, di cui ti fidi, e sai di essere nelle mani dell'Altro, in cui hai riposto ogni confidenza, anche nel tempo della notte, il tempo della prova per eccellenza. 

(un sacerdote malato)

Spirito Santo, sei Spirito d'amore e di unità. Ispira la Chiesa, consenti a tutti i suoi membri nutriti dal pane della vita di saper STARE vicini a tutte le persone sofferenti.

Madonna di Lourdes, tu che sei piena di Spirito Santo, modello di cristiani e volto materno della Chiesa, ti preghiamo

Padre Nostro - 3 Ave Maria - Gloria al Padre

O Maria, concepita senza peccato, prega per noi che ricorriamo a te!