ALLA MIA FAMIGLIA

SULLA STRADA DEL RISORTO 

Forse succede anche a voi: quando percorro grandi arterie stradali tengo d'occhio frecce giganti collocate negli incroci, e mi sfuggono altre di piccole dimensioni che indicano percorsi per farmi raggiungere la località desiderata.

Penso che la Quaresima sia stata come una corsia preferenziale per portarmi alla Pasqua, ma ho bisogno di frecce più piccole che mi fanno rallentare la corsa per imboccare l'ultima carreggiata percorribile, quella che conduce da Gesù crocifisso al "GIARDINO" del sepolcro vuoto. Forse si vedono poco per cui bisogna fare attenzione.

➡️ LA FRECCIA DELL’ACCOGLIENZA

E’ una deviazione che richiede abilità di manovra ma porta diritta al cuore del Risorto. Accogliere ad esempio la famiglia come un dono, con tutte le gioie e difficoltà “come bagagli da far passare alla dogana del nostro egoismo” (Tonino Bello). E accoglienza significa far entrare nel cuore tutti, simpatici e meno simpatici. Gesù dal suo cuore non esclude nessuno: poco prima di morire ha accolto anche un ladro .

➡️ LA FRECCIA DEL PERDONO

Il perdono è come “un cavalcavia lungo la strada sul quale sono ferme quelle persone che mi chiedono autostop” (Tonino Bello). Gesù Risorto a vita nuova mi invita a dare un passaggio, a tendere la mano a chi mi ha deluso, mi ha rammaricato o anche mi ha dato scandalo. Mi invita a scendere non con il mio egoismo e risentimento, ma con il carburante del perdono e riconciliazione, e farli rientrare nel veicolo della mia vita di cristiano.

➡️ LA FRECCIA DELLA COMUNIONE

Al sepolcro di Gesù non si “corre” da soli … ma insieme. Con la mia famiglia riunita; con quanti lavoro durante la settimana; con amici simpatici e non, che trovo a scuola; con quanti collaborano in Parrocchia o nei vari gruppi e associazioni.

Ecco, dopo aver seguito queste frecce e percorso queste carreggiate (a volte strette, tortuose e in salita) mi trovo davanti al sepolcro vuoto, al Gesù vivo ieri, oggi e sempre . E dopo averlo incontrato, fatto salire con me, potrò stringere la mano o abbracciare quanti desidero augurare “BUONA PASQUA”. Forse allora sarà un augurio non “di circostanza”.

Con affetto desidero stringere la mano a ciascuno di voi e augurarvi BUONA PASQUA! Con tutto il cuore desidero avvicinarmi a quel sepolcro vuoto, sentirmi dire “Non cercare tra i morti Colui che è vivo”, e, guardandoti negli occhi, con un sorriso pasquale, ti dico “Gesù vivo e risorto ti coinvolge nel suo abbraccio...lasciati abbracciare! "  Buona Pasqua !